La Chiesa Protestante unita esprime «forte preoccupazione» per il programma di governo che è stato stipulato dalle forze politiche che dovrebbero sostenere l’Esecutivo presieduto dal prof. Conte.
«Attendiamo con rispetto istituzionale il discorso che il nuovo Presidente del Consiglio farà alle Camere – dichiara il Rev. Andrea Panerini, Decano della Chiesa Protestante Unita – perché quello sarà il vero programma governativo, secondo la lettera e la prassi della nostra Costituzione oltre il dovuto rispetto all’essenziale separazione tra Chiese e Stato. Riteniamo però di avere il diritto di rilevare che nel programma delle due forze politiche che costituiranno la nuova maggioranza vi sono due punti, tra gli altri, che non possono non preoccupare e inquietare noi cristiani. In primo luogo una profonda riforma della fiscalità con la flat tax che, oltre ad essere incostituzionale, sarebbe una norma profondamente iniqua verso le classi più deboli della società e avrebbe il solo risultato di favorire i ricchi e gli speculatori in un contesto in cui i ricchi – negli ultimi 10 anni – sono diventati sempre più ricchi e in cui sono diminuite le tutele sociali e i diritti per gli indifesi e per i lavoratori: “Scorra il diritto come acqua e la giustizia come un torrente perenne!” (Amos 5:24). In secondo luogo l’atteggiamento verso le persone migranti ci pare punitivo e del tutto fuori dal contesto dei trattati internazionali che l’Italia ha firmato: il libro dell’Esodo è molto chiaro: “Non maltratterai lo straniero e non l’opprimerai, perché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto.” (22:21). Quello che legittima un governo – qualsiasi governo – di fronte a noi cristiani – conclude il Rev. Panerini – è che provveda alla pace e alla giustizia, in primo luogo a quella sociale. Un governo che si dimentichi di questo può sconfinare nella tirannide e nel passato – anche recente, se pensiamo a governi tecnocratici – questo paese ne ha visti tristemente gli esempi.»