A tutti i fedeli della Chiesa Protestante Unita,
ai fedeli delle altre Chiese cristiane in comunione e non,
a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
«Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore.» (Luca 2:11)
Carissime sorelle e carissimi fratelli,
anche quest’anno celebriamo non solo la nascita del Salvatore ma anche il fatto che non è ancora tornato su questa terra. È una mancanza che dobbiamo sentire, in questo mondo avido, corrotto e ingiusto. Tuttavia dobbiamo essere riconoscenti verso Dio per tutti i doni che ci concede ogni giorno e per il fatto che, anche quest’anno, possiamo celebrare la nascita di Colui che ci salva dalla croce.
È stato un anno difficile, pieno di venti e discorsi di guerra, di crisi e di ingiustizia. La guerra in Ucraina, che ormai dura da quasi un anno, non ci deve far dimenticare i conflitti che esistono da anni in tutto il mondo e specialmente in Africa, il continente sfruttato per eccellenza, dove le responsabilità delle ex potenze coloniali si mescolano a classi politiche molto corrotte e a fedeltà tribali che nulla hanno di giustizia e pace. In modo particolare voglio esortarVi a pregare per il corno d’Africa, che sta attraversando un difficile periodo di carestia e guerre civili.
«Allontana da me il rumore dei tuoi canti! Non voglio più sentire il suono delle tue cetre! Scorra piuttosto il diritto come acqua e la giustizia come un torrente perenne!» (Amos 5:23-24)
Il periodo natalizio non sia occasione di orgoglio e consumismo ma ci faccia condividere le nostre preghiere e i nostri averi con i meno fortunati, con coloro che nel mondo e nel nostro paese sono stati emarginanti da un capitalismo liberista che è la nemesi dell’etica cristiana, con coloro che sono discriminati per sesso, razza, lingua, religione, orientamento sessuale e di genere e per ogni altro recinto che gli esseri umani, disobbedendo alla legge di amore e carità di Dio, usano per dividire l’umanità. Il culto sia celebrato pensando a loro e non a noi stessi, sia un culto di amore e commozione verso Dio che ci perdona immeritatamente i peccati e verso il prossimo come viene inteso da Nostro Signore nei Vangeli. Un culto non sono formale e ripetitivo, a cui si partecipa per abitudine o per tradizione ma palpitante di fede e compassione. Il diritto, la giustizia, l’amore, la carità e la pace non rimangano solo vuote parole ma siano riempite dalle nostre azioni e dalle nostre preghiere. Vestiamo chi è nudo, abbeveriamo chi è assetato, sfamiamo chi è affamato, asciughiamo le lacrime di chi soffre per la perdita di una persona cara, visitiamo malati e carcerati. Su questo, e non su questioni politically correct tanto care ai nostri giornali, saremo giudicati nella perseveranza della fede.
«Tu, figlio d’uomo, non aver paura di loro, né delle loro parole, poiché tu stai in mezzo a ortiche e spine, abiti fra gli scorpioni; non aver paura delle loro parole, non ti sgomentare davanti a loro, poiché sono una famiglia di ribelli.» (Ezechiele 2:6)
È stato un anno difficile per me e per la nostra Chiesa. Il primo anno del mio ministero episcopale è stato funestato, purtroppo, da scissioni personali e di piccoli gruppi in disaccordo con la gestione della nostra Chiesa che, tuttavia, non hanno mai espresso a me personalmente o agli organismi preposti (in primo luogo il Sinodo) le loro preoccupazioni e i loro disagi. Vi sono stati attacchi alla mia persona, alla mia vita privata e agli altri membri di Chiesa, con espressioni che non giova ripetere. Tutto ciò ha creato ferite profonde in me come Vostro Vescovo e in molti membri di Chiesa, che non saranno facili da rimarginare e per le quali dobbiamo pregare incessantemente. Vi esorto a pregare anche per le persone che se ne sono andate, che possano trovare pace e benedizioni senza tuttavia attaccarci più ma proseguendo sereni nel loro cammino.
Che questo Santo Natale possa portare gioia, pace e consapevolezza nei Vostri cuori, che lo Spirito Santo ci illumini tutti nella strada verso il Regno.
Vi invio gli auguri di un Santo Natale, di un felice 2023 e mille benedizione nel nome di Cristo. La pace sia con voi.
+Andrea Panerini
Vescovo Primate
Ricordiamo, soprattutto per chi abita vicino Firenze che l’8 gennaio, dopo il Servizio Divino alle ore 16.30, verso le 18 vi sarà una serata ricreativa e tombolata il cui ricavato andrà ai senzatetto. Per scaricare il volantino clicca qui.