Comunicato del Vescovo
«Ti mettiamo nel forno». Proprio nel giorno della Memoria questa è la frase che ci fa più rabbrividire ed inquietare. Pensavamo di esserci lasciati alle spalle l’antisemitismo, pensavamo di aver detto e gridato per anni “Mai più!”. Invece due ragazzine di 15 anni hanno picchiato e ingiuriato a Venturina Terme, in Maremma, un dodicenne ebreo in un parco pubblico dicendogli, infine, quella frase. Esprimo, a nome della Chiesa Protestante Unita, la più ferma condanna e la più ampia partecipazione e solidarietà alla famiglia della vittima e alla Comunità ebraica di Livorno e a quelle della Toscana per questo triste ed inquietante evento. È evidente che la formazione, sia nelle famiglie, sia nelle scuole, ha fallito clamorosamente se, nel 2022, possiamo sentir dire da delle ragazzine una frase del genere. La nostra è una società che si va sgretolando nei valori fondamentali di uguaglianza e di solidarietà e viene invece difeso il patriarcato tramite “la famiglia tradizionale” negando, per esempio, diritti alle persone LGBTQ. Le Chiese cristiane, in questo, hanno delle colpe precise. Di fronte a un evento del genere l’errore più grave sarebbe restare in silenzio (come negli anni trenta) o minimizzare. È invece un episodio grave che deve far riflettere tutta la società, i cristiani e lo Stato, uno Stato che pare incapace di reprimere l’antisemitismo e le discriminazioni e di aprirsi a una offerta formativa e scolastica che possa far crescere i nostri bambini e ragazzi senza queste scorie totalitarie che sono ben più concrete di semplici fantasmi.
M. Rev. Andrea Panerini
Vescovo della Chiesa Protestante Unita