FIRENZE – Nella giornata dello scorso primo settembre il Terzo Sinodo Generale della Chiesa Protestante Unita ha chiuso i propri lavori a Firenze. Tanti i temi trattati, tra cui di primaria importanza quello dell’evangelizzazione e della comunicazione della Chiesa che ha dato le premesse per una generale riorganizzazione dei media ecclesiastici che si dovrebbe concretizzare nelle prossime settimane. Nonostante le preoccupazioni sul lato economico, il Sinodo ha approvato una serie di progetti sia diaconali (riguardanti, quindi, le opere sociali della Chiesa) sia culturali, col passaggio del Centro Culturale Evangelico “Buon Pastore” da associazione culturale esterna a soggetto di diritto ecclesiastico.
Sul piano etico il Sinodo ha approvato due ordini del giorno importanti su due argomenti di attualità stringente. Sull’immigrazione “il Sinodo vede con profonda preoccupazione la promulgazione del “Decreto sicurezza bis” in quanto lesivo dei principi costituzionali della Repubblica italiana, del diritto internazionale e della legge divina e invita tutti i credenti a una profonda riflessione circa i drammi delle migrazioni e delle ingiustizie sociali tra nord e sud del mondo” mentre sull’emergenza climatica è stato approvato un atto che istituisce una commissione di studio sul Creato: “il Sinodo certo che tutto il Creato appartiene a Dio solo; considerati gli epocali cambiamenti climatici provocati dall’uomo; vista l’indifferenza dei governi occidentali verso i temi ambientali; considerato che il sistema capitalistico è inconciliabile con il rispetto del Creato dà mandato al Decano nazionale di costituire una Commissione di Studio sul Creato, che abbia come obiettivo di analizzare lo stato della situazione attuale, evidenziando quelli che emergeranno come i principali fattori causali di carattere politico, culturale, sociale ed economico, e presenti delle proposte per l’azione della Chiesa.”
Infine nell’organo esecutivo nazionale, il Concistoro, fa il suo ingresso il candidato pastore di Palermo, Davide Romano, a fronte delle dimissioni per motivi personali del fratello Davide Mancini di Terni.
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