Il Decano, Rev. Panerini: «Viene meno l’obbedienza dei credenti nei confronti dello Stato»
FIRENZE – La Chiesa Protestante Unita esprime sdegno e preoccupazione per l’approvazione del “Decreto Sicurezza bis” emanato dal Governo Conte e presentato in Parlamento per la conversione in legge, invitando il Capo dello Stato Mattarella a non firmarlo. «Il testo di questo ennesimo decreto sicurezza è un duro colpo alle libertà democratiche, civili e di coscienza del nostro paese – afferma il Rev. Andrea Panerini, Decano nazionale della Chiesa Protestante Unita – e viola non solo la nostra Costituzione ma anche il diritto internazionale, accentrando molti poteri nella figura del Ministro dell’Interno che si troverà in una posizione accentratrice rispetto al resto del Governo soprattutto, potendo disporre di chiudere o aprire i porti italiani in maniera del tutto arbitraria e discrezionale, limitando il diritto di manifestare il dissenso rispetto al potere costituito con nuove norme repressive, ripristinando pene per il vago reato – di fascista memoria – di “oltraggio a pubblico ufficiale”. E’ evidente il tentativo di accantonare le libertà democratiche per istaurare il regime di un ennesimo “uomo forte” e a questo come cristiani dobbiamo opporci con tutte le nostre forze, quali che siano le conseguenze individuali o collettive. L’ennesimo sciacallaggio contro i migranti – continua Panerini – proprio nei giorni del più tragico naufragio dell’anno di 150 migranti nelle acque libiche, con i sopravvissuti riportati nei lager libici dove è assente qualsiasi atto di civiltà giuridica e di diritti umani, e del doloroso assassinio di un poliziotto da parte di due cittadini statunitensi, subito gabellato dai partiti di governo e da una stampa irresponsabile ed asservita come l’ennessimo atto dei “malvagi immigrati”, è intollerabile nella sostanza e inaccettabile nella forma. Se la Sacra Scrittura parla ai credenti di rispetto delle autorità, questo rispetto e questa obbedienza sono messe in discussione proprio laddove lo stato di diritto e la democrazia stanno venendo meno, dove lo Stato non riesce ad adempiere ai suoi obblighi di “promuovere la pace e la giustizia” e dove il potere si sta trasformando in tirannide. Esortiamo il Capo dello Stato Sergio Mattarella – conclude il Decano nazionale della Chiesa Protestante Unita – in quanto simbolo dell’unità nazionale e controllore del corretto funzionamento costituzionale dei poteri dello Stato, a non promulgare questa nuova legge liberticida.»