Sul «Rivellino Pride» che si terrà a Piombino il prossimo 25 luglio in difesa dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, transgender e queer interviene anche Andrea Panerini, fondatore nel 2003 dell’Arcigay cittadina, ex Consigliere Nazionale della stessa organizzazione e attualmente pastore luterano e decano nazionale nella Chiesa Protestante Unita.
«Sono felice che, dopo tanti anni di lotte – e anche di fallimenti – e di amministrazioni di centro-sinistra che troppo poco – a mio giudizio – hanno fatto in tal senso, si stia organizzando una manifestazione del genere proprio a Piombino, una città in mezzo a una grave crisi sociale che si ripercuote assai negativamente sulle minoranze con atti di omofobia e razzismo. Sono altresì felice che la nuova amministrazione comunale abbia ripensato il suo rapporto con queste tematiche concedendo il patrocinio e gli spazi per la manifestazione: evidentemente il mancato patrocinio al Toscana Pride è stato visto come un errore e la prospettiva di riportare indietro di vent’anni le lotte sui diritti civili nel territorio ha turbato qualche coscienza. Purtroppo non potrò essere fisicamente presente perché impegni pastorali e problemi di salute mi tratterranno a Firenze per quella data ma sarò presente in preghiera, sperando possa essere una manifestazione di incontro e confronto anche tra diverse posizioni e che non sia turbata da partigianerie politiche e partitiche e da tifoserie aprioristiche oltre che non sia usata da qualche formazione politica contro nessun altro. I Pride sono manifestazioni di festa, di gioia e di lotta. La campagna elettorale amministrativa, ringraziando Dio, è finita, ora si tratta di risolvere i problemi: questo è il compito della politica di qualsiasi colore, seguendo i principi di giustizia, verità e valore di ogni singolo essere umano» – conclude Panerini.